Quando nasce il diritto alla provvigione da parte dell’Agenzia Immobiliare?

La provvigione dell’agenzia immobiliare è regolata principalmente dal:

👉 Articolo 1755 del Codice Civile

“Diritto alla provvigione

Art. 1755 c.c. – Diritto alla provvigione

Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento.

La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, è determinata dal giudice secondo equità.

In sintesi:

L’agente immobiliare ha diritto alla provvigione solo se l’affare si conclude grazie al suo intervento (anche se poi le parti formalizzano senza di lui).
Il compenso può essere stabilito liberamente tra le parti, oppure secondo gli usi locali o le tariffe indicate
In caso di disaccordo, decide il giudice secondo equità.

✅ Cosa significa nella pratica?

Il mediatore è “neutrale”
L’agente non rappresenta solo una delle due parti: fa da tramite tra venditore e compratore o tra locatore e inquilino. Per questo può essere pagato da entrambe le parti, a meno che non ci siano accordi diversi.
La provvigione è dovuta solo se l’affare si conclude.
L’agenzia ha diritto al compenso solo se il contratto viene effettivamente firmato dalle parti (preliminare/proposta accettata o contratto di locazione), grazie al suo intervento.

👉 Se l’affare salta prima della firma (preliminare/proposta accettata o contratto di locazione), la provvigione non è dovuta, salvo casi particolari (es. comportamento scorretto delle parti).

Anche se le parti firmano da sole…
Se il mediatore ha messo in contatto venditore e acquirente, e questi firmano un contratto tra loro escludendo l’agenzia, la provvigione è comunque dovuta, perché l’affare è nato dal suo intervento.

Esempio: